il 27

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c’è una scena di altri tempi a cui non mi capitava di partecipare da qualche mese e oggi è l’ho vista di nuovo. la mattina del ventisette del mese (quarta settimana inoltrata) decine di dipendenti in fila per ritirare lo stipendio. per ritirare, in realtà, la busta paga e i buoni pasto, ché i soldi vanno direttamente in banca.
Ecco, nella società multimediale, dove quasi tutto transita sulla fibra ottica (o al massimo sul doppino) mi piace ritrovare delle scambi reali: persone contente di fare la fila, delle situazioni che danno ancora il senso di appartenenza, di classe o di casta, secondo il modo in cui la vedete.
ma le persone in fila, col sorriso in faccia e qualche soldo (virtualmente) in tasca, mi fanno
anche pensare che dopo tutto, il lavoro è ancora una questione importante per questo paese.

she loves you

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certe manifestazioni più di altre danno il segno di un’epoca e dei fermenti culturali che animano una società: Inghilterra , primi anni ‘70,  il calcio, i capelli a caschetto e la musica leggera


charlie fa surf

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l’ho ascoltato la prima volta, poi molte altre. mi piace… anche dopo aver letto qualche esagerata recensione. amen.

no need to…

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                                                                                                                                                                hab *



via franchinosway

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