altre latitudini

una chiesa di campagna, un abbraccio fraterno e poi il sole che irrompe sulla festa. una vecchia cinquecento, tonache e turbanti, vino bianco, la ricetta della torta, l’erba ancora umida che non ci si può stendere, un pacchetto di sigarette abbandonato vicino alle bomboniere. poi reggio emilia bai nait, i dossi artificiali, niente destra, né sinistra; esco a prendere il giornale (e un fiore). e ancora un altro treno, l’attesa e poi l’eco di un’altra festa, a lecce.
la settimana è cominciata all’insegna della leggerezza, c’è adrenalina, nell’aria, domani arriva l’anticiclone, dicono.

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