quarantenne uccisa dallo zio con una balestra a rimini;
uccide il padre condannato per aver molestato la nipote nel tarantino;
a Treviso, una donna assolda dei sicari per ammazzare il marito e ottenere l’eredità;
un uomo di 43 anni a Genova bastona la zia e la getta dalla finestra.
Con soli tre giorni di anticipo ho prenotato un volo Alitalia Brindisi-Roma a 70 euro. Era la prima voltra che non facevo il viaggio in auto o in treno, sempre per lo stesso motivo: decidendo quasi sempre all’ultimo momento, non ho mai trovato offerte convenienti. Questa volta invece Alitalia conveniva di più di Myair o Airone che faceva pagare 75 euro per un volo in partenza 25 minuti prima. La cosa mi ha fatto pensare: ma ha ancora senso dopo la fusione far partire due aerei a così breve distanza di tempo?
E comunque, sabato alle 18.30 mi sono presentato all’imbarco dell’aeroporto di Brindisi, ma sulla pista non c’era nessun boeing con le insegna tricolore. “Ma non si era detto che…” ho ricacciato subito via il cattivo pensiero. Non è la livrea che conta, l’importante è che la proprietà sia italiana. Almeno questo è quello che hanno cercato di farci credere.
E allora: io accetto pure di salire su unaereo AirOne con un biglietto Alitalia, visto che ormai sono la stessa cosa, ma per cortesia, togliete almeno la scritta Lufthansa dalla fusoliera.
p.s. sull’aereo con me viaggiavano poco più di 20 persone. non sarebbe meglio accorpare due voli ravvicinati e liberare slot per altre compagnie: nelle economie di mercato si chiama concorrenza.
sei fermo al semaforo, rosso. molte macchine in fila davanti alla tua, altre macchine dietro. una telecamera controlla inflessibile il rispetto della legge, tolleranza zero.
col verde si passa; col rosso flash, multa. all’inizio non lo sapevi e forse qualche volta sei anche passato col rosso. chissà se te ne arriva qualcuna, sono anche punti sulla patente.
intanto è scattato il verde, hai guadagnato posizioni, sei a ridosso della linea bianca, ma è giallo, di nuovo, meglio rallentare.
ecco: rosso, altri 4 minuti fermo, ma se passavo scattava il flash, sicuro.
ma che è sto casino? perché stanno suonando il clacson tutti quanti?
oh cazzo, un ambulanza…

spiegazioni solo di persona, è un argomento spinoso.
Sarà che quando te la raccontano la prima volta, in prima elementare, 30 o 60 fa poca differenza. Sarà che la seconda volta, in prima media, è una storia che hai già sentito quando eri piccolo e non ti appassiona più. Sarà che la terza volta, al liceo, il ‘68 è molto più interessante di qualsiasi cosa successa prima di Cristo.
Poi un giorno, per caso, riascolti la storia di Annibale e ti fa un certo effetto scoprire che il grande condottiero cartaginese ha attraversato le Alpi sul dorso degli elefanti a 26 anni.
Eccoci qua, spazio nuovo e nuovi spazi. Ancora non ci ho fatto l’abitudine nemmeno io e qualcosa è ancora da sistemare. Un po’ alla volta.
Grazie a danielerollo per il supporto tecnico (e non solo).
Cosa fate ancora lì? Accomodatevi.
La prima volta che ho sentito parlare della prosopagnosia era il 2003: stavo leggendo un articolo di Sofri. Mai più vista né sentita. Poi è ricomparsa, la prosopagnosia, durante una chiacchierata di metà maggio, vicino a campo dei fiori.
Ieri l’ho usata un’altra volta e dopo sono andato a cercare quell’articolo, ma per uno strano scherzo della memoria, il pezzo che io ricordavo, parlava di tutt’altro: detenuti, o almeno così mi ricordavo.
ma io ho voglia di parlare
di stare ad ascoltare
continuare a far l’asino
di comportarmi male
per poi non farlo più
capalbio è diversa dall’ultima volta: il sole d’estate ha seccato i campi verdi e le trebbiatrici hanno fatto il resto. l’ultima spiaggia è molto più affollata.
nella borsa, oltre a tanta sabbia c’è un costume nuovo, a righe, e un telo da mare nuovo.
l’ipod è quasi scarico, ha suonato per tanti chilometri tra il lazio e la toscana, fino a castiglione della pescaia.
altri frammenti
una pancia enorme: 2 gemelli
due sandali persi nella sabbia senza troppa attenzione
due sandali fatti artigianalmente
l’uomo che sulla spiaggia vendeva ombrelli (e poi è cominciato a piovere)
i 5 fratelli del sabrina
erodere il tempo
metti una sera a testaccio federico zampaglione e giuliano sangiorgi. uno camicia bianca e panama, l’altro barba lunga e basco nero ai tavoli del contestaccio. finito il concerto dei lemmings, salgono sul palco, due chitarre elettriche, più basso e batteria, per oltre un’ora di improvvisazione.
dai doors ai police, rock e blues, per finire col vecchio frac in versione elettrica senza interruzioni e con tanto spazio all’improvviszione.
tra il pubblico poche ragazzine incredule e in delirio…
[continua]
Page 1 of 2012345Next »...Last »