il Totaro, nato nel salentino nel secolo scorso, questo delizioso logorroico praticante giornalista si commuove leggendo blog altrui e riesumando vecchie Madelaine di Proust attraverso ghiacciati caffè. Rigorosamente non motorizzato, per coerenza alla sua fede comunista, va a piedi per rispettare l’ambiente, non si lava per risparmiare acqua.
Intimo amico di nichi vendola conosciuto in una sera d’estate al [omissis], ha partecipato alla sua campagna elettorale munito di bomboletta rigorosamente rossa e scrivendo su tutti i muri salentini “non nicchiare, vota nichi”.
Non ama l’ambiente urbinate perché troppo ristretto per i suoi innumerevoli interessi. Non può infatti curare pesci rossi, coltivare marijuana, seguire le corse di pantegane (di cui è grande scommettitore) e frequentare le sue quattro donne (due conosciute durante il soggiorno a Cuba, una promessagli in sposa dal padre di suo cugino Ezechiele e [omissis], giornalista professionista che l’ha instradato alla passione per questo mestiere). Può bastare?