Adesso aspetto che parli il primo politologo; che spieghi che sì, ha vinto Obama, ma in questa situazione avrebbe vinto pure Hillary Clinton; che dopo otto anni di Bush e la crisi economica era normale che vincesse un democratico; che Bill Clinton aveva vinto in entrambi i mandati con un margine molto più ampio.
E magari sarebbe anche tutto vero, alla luce dei numeri, delle statistiche.
Ma quando l’analisi politica cerca di farsi scienza esatta, per misurare i flussi elettorali, i nuovi colori politici del territorio, diventa freddo calcolo. E dimentica la forza trascinante delle passioni, delle speranze (e delle paure, come abbiamo visto in Italia ma anche negli Usa, quattro anni fa); quella passione che ha coinvolto tanti giovani e “le minoranze” a sostenere Obama, anche solo portando in giro un cartoncino blu; quella speranza che ha fatto rimanere tanta gente in coda per ore sotto la pioggia davanti a un seggio.
November 5, 2008
November 5, 2008